domenica 16 agosto 2009

Stazione di Aurisina - 16 agosto 1917

La Stazione di Aurisina (da non confondersi con la stazioncina di Bivio d'Aurisina) ha oggi l'aspetto melanconico di un'anziana nobildonna decaduta.
Fu eretta nel 1857 a servizio della Sudbahn, o I.R. Ferrovia Meridionale, che collegava Trieste con Lubiana, e per molti anni costituì uno dei principali nodi ferroviari della zona.
Oggi la cerchereste inutilmente sugli orari, anche del più sperduto treno locale: è stata completamente abbandonata come stazione, e viene usata solo come deposito di attrezzature per la manutenzione delle linee ferroviarie; pochi treni vi transitano, senza mai fermarsi.

Data la sua importanza, e data la vicinanza al fronte, durante la prima guerra mondiale fu più volte obiettivo di bombardamenti: sia d'artiglieria, che aerei.
Particolarmente devastante fu il bombardamento del 16 agosto 1917, eseguito dalle artiglierie italiane che sparavano da dei pontoni (o "monitori") a Punta Sdobba.
Precisamente, a sparare quel giorno pare che fu il monitore "Faà di Bruno", della Regia Marina, con i suoi pezzi binati da 381 mm.



A ricordare questo episodio, una piccola lapide con la data, posta sulla facciata, sopra a quello che sembra un fiore di ferro; ma che altro non è che il rottame della granata che la colpì:



Quel piccolo fiore di ferro, che pare piccola cosa, quasi gentile, non può far capire la distruzione che portò. Vediamo, in una foto d'epoca, i danni che causò:

2 commenti:

Franco Tauceri ha detto...

Mi segnalano che, poco più di un anno fa (precisamente l'8 giugno 2011), su "Il Piccolo", nella rubrica "Segnalazioni" è stata pubblicata una lettera a firma del sig. Giorgio Lansetti. E questa lettera mi suona in molti punti abbastanza familiare (rileggetela dando una scorsa al testo del mio post sovrastante):
http://ricerca.gelocal.it/ilpiccolo/archivio/ilpiccolo/2011/06/08/NZ_35_01.html
La Stazione di Nabresina ha oggi l’aspetto melanconico di un’anziana nobildonna decaduta. Oggi la cerchereste inutilmente sugli orari, anche del più sperduto treno locale: è stata completamente abbandonata come stazione, e viene usata solo come deposito di attrezzature per la manutenzione delle linee ferroviarie; pochi treni vi transitano, senza mai fermarsi. [...]
Il sig. Lansetti prosegue poi con delle considerazioni (anche condivisibili) sul riutilizzo ed il salvataggio di questa struttura... tuttavia non posso non far presente che:
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Male che vada, il costo che verrà richiesto per permetterne l'uso in maniera diversa sarà una birra... ma CHIEDERE è fondamentale.

Anonimo ha detto...
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